Introduzione, (da parte della Prof.ssa Gagliardi)

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Maurizio Recchi
view post Posted on 27/1/2010, 10:37




Buongiorno a tutti... sono riuscita ad arrivare fin qua e date le mie scarse propensioni tecnologiche non è poco ...
Nel materiale scaricabile come "appunti" la parte più propriamente didattica è molto ridotta, forse insufficiente (come mi ha fatto notare Irene) per chi non ha seguito il corso dell'anno passato.
Vi riporto nelle righe seguenti il mail che Irene mi ha inviato, dopo aver letto gli "appunti":

"Favorevole al fatto che gli insegnanti provino prima del 25 febbraio da soli o con i bambini (ancora meglio) le esperienze di galleggiamento con i vari oggetti.
Solo una domanda probabilmente banale, però non tutti i corsisti c'erano
l'anno scorso e forse qualcuno mancava al primo incontro: è chiaro alle
insegnanti che se fanno l'esperienza in classe sono i bambini divisi ad
esempio in piccolo gruppo a fare l'esperienza di galleggiamento o
affondamento di oggetti (come eravamo noi il 21) e non l'insegnante che lo
fa vedere alla classe? Che i bambini possono essere coinvolti nel reperire
il materiale anzi questo li entusiasma ancora di più? ect...Dagli appunti
che diamo loro, in realtà, si capisce bene che l'allievo deve essere il
protagonista attivo.
Quello che voglio chiedervi in sostanza è questo: se le insegnanti svolgono le esperienze in classe è necessario dare loro dei suggerimenti didattici su come organizzare l'esperienza (es. fase individuale: compilazione della tabella da parte del singolo alunno con le sue ipotesi, fase di gruppo: dove gli allievi discutono le loro ipotesi e poi fanno l'esperienza vera e propria e fase collettiva: dove si discutono le cose viste con l'insegnante) prima o vanno lasciate libere di fare e se ne discute il 25 febbraio? o è una cosa inutile e basta."

L'osservazione di Irene evidentemente non è "inutile e basta"! I bambini devono poter fare loro stessi le esperienze e devono poterne discutere, sia fra loro sia con l'insegnante, anche se non necessariamente devono essere fatti tutti i passaggi che Irene indica (dipende dall'età dei bambini e anche in parte dalle abitudini della classe). Tutta la prima "fase esplorativa" (esperienze come quelle fatte nel nostro incontro ed esperienze con gli oggetti della tabella e/o altri oggetti che possono venire in mente all'insegnante o ai bambini) serve a "dare una panoramica" della grande varietà di situazioni che possono verificarsi, a "mettere in comune" le osservazioni sperimentali di ciascuno (non tutti infatti osservano le stesse cose), a far nascere la curiosità per possibili "spiegazioni".

Qualcosa di analogo dovrebbe accadere per gli adulti ... anzi è opportuno che prima di provare con i bambini ognuno faccia le prove da sé, confrontandosi direttamente con i colleghi della sua stessa scuola (se al corso ne partecipa più di uno) o con noi e gli altri partecipanti tramite il Forum, o ancora (se non c'è dimestichezza o manca la strumentazione per l'accesso al Forum) inviando a noi un mail ...
Soprattutto, se/quando si lavora con i bambini NON SI DEVE AVERE FRETTA DI DARE LE RISPOSTE PER OGNI SITUAZIONE, ma sollecitare, appunto, all'esplorazione di tante situazioni e al confronto sulle ipotesi che ciascuno avanza. Le risposte verranno dopo,in modi diversi a seconda delle età dei bambini ...

Un caro saluto a tutti (e chiedo scusa a Irene per avere inserito il suo mail senza prima chiederglielo!)

Marta
 
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elena.stacchini
view post Posted on 27/1/2010, 13:54




Mi aggancio a quanto detto dalla prof. Gagliardi relativamente al "non aver fretta nel dare le risposte agli allievi".
Quando ho avuto modo di lavorare in classe ho sempre sentito dentro me due spinte opposte: quella di lasciare lavorare, sperimentare e discutere i bambini in modo libero e quella di "pressarli" affinchè arrivassero alla risposta"giusta" nel minor tempo possibile, come se dai fattori tempo e quantità di nozioni apprese dipendesse il successo o meno del mio intervento.
Per contrastare la mia fretta mi sono accorta che mi era utile non solo il confronto con altri, ma anche la possibilità di "rivedemi", di rileggere i passaggi fatti e gli interventi dei bambini.
La telecamera, una collega che prende appunti, un registratore... sono stati questi gli strumenti che ho utilizzato non solo per documentare in itinere il percorso, ma soprattutto per prendermi il tempo di valutare i passi da fare tenendo conto di quanto era avvenuto in classe, recuperando frasi dette interventi significativi ecc.
A presto.
Elena S.
 
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selvi
view post Posted on 23/2/2010, 15:50




Salve a tutti! sono Selvi Patrizia della scuola parrochiale di Mezzano ho condotto il primo esperimento e lascio nel forum le prime impressioni che ho raccolto dai miei alunni:

PRENDO LA BOTTIGLIA GRANDE LA SPINGO IN BASSO NEL SECCHIO, FACCIO FATICA CON LA MANO PERCHE’ LEI SI MUOVE, SE LA LASCIO GALLEGGIA PERCHE’ E’ GRANDE ED E’ DI PLASTICA
CON LA BOTTIGLIA PICCOLA NON FACCIO FATICA – E’ PICCOLA, GALLEGGIA PERCHE’ E’ DI PLASTICA

STO IMMERGENDO LA BOTTIGLIA GRANDE VUOTA NELL’ACQUA, SENTO CHE SI MUOVE PERCHE’ C’E’ L’ACQUA CHE LA SPINGE IN ALTO, LA LASCIO, FA GLI SCHIZZI E STA A GALLA. FACCIO LA STESSA COSA CON LA PICCOLA E VIENE A GALLA.
VENGONO A GALLA PERCHE’ SONO GROSSE, PERCHE’ C’E’ L’ACQUA CHE E’ FORTE E LE FA STARE A GALLA.

SPINGO FORTE CON LA MANO LA BOTTIGLIA GRANDE, E FACCIO FATICA CON IL BRACCIO, LA LASCIO E GALLEGGIA, POI PROVO CON LA BOTTIGLIA PICCOLA, E’ LEGGERA E NON FACCIO FATICA. GALLEGGIANO TUTTE E DUE PERCHE’ SONO DI PLASTICA.

FACCIO FATICA PERCHE’ C’E’ L’ACQUA E LA BOTTIGLIA E L’ACQUA SI MUOVONO PERCHE’ SONO FORTI; CON LA BOTTIGLIA PICCOLA FACCIO MENO FATICA PERCHE’ PESA POCO

SPINGO FORTE LA BOTTIGLIA GRANDE E LA BOTTIGLIA PICCOLA. GALLEGGIANO PERCHE’ L’ACQUA E’ LIQUIDA E TRASPARENTE

CON LA BOTTIGLIA GRANDE LA SPINTA E’ DURA PERCHE’ E’ TROPPO GRANDE – CON LA BOTTIGLIA PICCOLA LA SPINTA E’ MENO DURA PERCHE’ E’ TROPPO PICCOLA – GALLEGGIANO PERCHE’ NON LE TENGO STRETTE E PERCHE’ C’E’ TANTA ACQUA

E’ DIFFICILE CON LA BOTTIGLIA GRANDE PERCHE’ L’ACQUA E’ TROPPO ALTA – E’ PIU’ FACILE CON LA BOTTIGLIA PICCOLA PERCHE’ L’ACQUA SI ALZA SEMPRE MA LA BOTTIGLIA E’ PIU’ PICCOLA

GALLEGGIANO PERCHE’ L’ACQUA E’ TANTA

FACCIO FATICA CON LA BOTTIGLIA GRANDE PERCHE’ SI SPOSTA, TREMA UN PO’ E C’E’ TANTA ACQUA – LA BOTTIGLIA PICCOLA TREMA DI MENO E SE LA TENGO BENE NON SI MUOVE

FACCIO FATICA CON LA BOTTIGLIA GRANDE PERCHE’ L’ACQUA STA SOPRA – CON LA BOTTIGLIA PICCOLA FACCIO POCA FATICA PERCHE’ STA SOTTO

LA BOTTIGLIA GRANDE E’ PESANTE PERCHE’ NON STA FERMA – LA BOTTIGLIA PICCOLA E’ SOLO UN PO’ PESANTE PERCHE’ E’ PICCOLA – GALLEGGIANO PERCHE’ STANNO UN PO’ SULL’ACQUA

LA BOTTIGLIA GRANDE LA SPINGO FORTE – GALLEGGIANO PERCHE SONO LEGGERE

PRENDO LA BOTTIGLIA GRANDE VUOTA LA SPINGO VERSO IL FONDO DEL SECCHIO, LA TENGO FERMA MA E’ DIFFICILE PERCHE’ FACCIO FATICA CON LE BRACCIA. SE LA LASCIO TORNA SU – GALLEGGIA – SPINGO LA BOTTIGLIA PICCOLA VERSO IL BASSO E FACCIO MENO FATICA, POI LA LASCIO E GALLEGGIA.
SE LE TENGO SPINTE FACCIO SEMPRE PIU’ FATICA CON LA GRANDE POI SE LE LASCIO GALLEGGIA PRIMA LA GRANDE E FA PIU’ SPRUZZI

SPINGO FORTE LA BOTTIGLIA GRANDE VERSO IL FONDO, FACCIO FATICA CON TUTTE E DUE LE BRACCIA E L’ACQUA SI E’ ALZATA E LA BOTTIGLIA SI SPOSTA SEMPRE, LA LASCIO E VEDO CHE ESCE UN PO’ DI ACQUA FUORI. FACCIO MENO FATICA CON LA BOTTIGLIA PICCOLA POI LA LASCIO E GALLEGGIA COME LA GRANDE

STO METTENDO LA BOTTIGLIA GRANDE NEL FONDO E LA TENGO PIU’ FORTE PERCHE’ E’ FATICA, E’ GRANDE, LA LASCIO E GALEGGIA; MI HA BAGNATO LA SCARPA; CON LA PICCOLA NON FACCIO FATICA, E’ PICCOLA, LA LASCIO E GALLEGGIA PERCHE’ C’E’ L’ACQUA

E’ DURA LA BOTTIGLIA GRANDE PERCHE’ LA MANDO TROPPO GIU’ – LA BOTTIGLIA PICCOLA E’ LEGGERA PERCHE’ NON MI FACCIO MALE – GALLEGGIANO PERCHE’ L’ACQUA SPINGE TROPPO FORTE

FACCIO FATICA CON LA BOTTIGLIA GRANDE PERCHE’ VA SU, SE LA LASCIO GALLEGGIA

SI MUOVE UN PO’ LA BOTTIGLIA GRANDE PERCHE’ LE MIE MANI SONO PICCOLE – LA BOTTIGLIA PICCOLA SI MUOVE DI MENO PERCHE’ LA TENGO MOLTO STRETTA –
GALLEGGIANO PERCHE’ L’ACUQUA GALLEGGIA
 
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Maurizio Recchi
view post Posted on 24/2/2010, 16:58




Ottimo... che scuola/classe è?
.. domani approfondiamo, a presto, maurizio.
 
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selvi
view post Posted on 11/3/2010, 11:36




Sono Selvi Patrizia della scuola MATERNA parrochiale di Mezzano
la classe con cui ho effettuato l'esperienza è dei più grandi (5-6 ANNI),
da domani incomincio il secondo e terzo esercizio che mi avete proposto
vi farò sapere
saluti
Patirzia
 
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Maurizio Recchi
view post Posted on 11/3/2010, 11:40




ottimo!
tienici aggiornati..

buon lavoro!
 
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5 replies since 27/1/2010, 10:37   80 views
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